UroOncologia

 

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In questa sezione il lettore può trovare patologie di carattere andrologico che hanno una causa di tipo  oncologico. Sarà possibile nell'apposita sezione di Uro-oncologia ricercare tutti i tipi di tumore della sfera genito urinaria, seguendo quelle che sono le più recenti linee guida di urologia al livello internazionale. E’ possibile inoltre documentarsi su alcuni casi clinici, basati su casi veri, che possono risultare particolarmente interessanti per la loro semplicità.

 

Introduzione alla lettura del tumore del testicolo

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Il grosso argomento riportato in questa sede riguarda il tumore del testicolo, che rappresenta uno dei tumori maschili nella fascia di età giovanile più comuni. La sua importanza è legata alla possibilità di guarigione, molto alta, grazie ai nuovi protocolli terapeutici, sempre se viene eseguita una diagnosi precoce.  L’argomento è affrontato in modo piuttosto approfondito partendo dalla classificazione del tumore del testicolo.

Questa vede principalmente due forme di malattia, una detta a cellule germinali ed una a cellule non germinali. Le prime riguardano gli spermatozooi, le seconde invece riguardano cellule presenti nel testicolo al di fuori degli spermatozooi.

Una classificazione che il lettore potrà leggere, consultando l’argomento, è quella che distingue le forme seminomatose da quelle non seminomatose. Questa distinzione non è solo semantica, ma è fondamentale perché le due forme hanno protocolli di trattamento differenti. Il tumore del testicolo risponde molto bene ad un farmaco che si chiama cisplatino, che blocca molto efficacemente le cellule tumorali del testicolo.

L'efficienza del cisplatino, è tale da aver modificato i precedenti protocolli terapeutici basati essenzialmente sull’utilizzo della radioterapia. E’ fondamentale la prevenzione del tumore del testicolo, perché è una malattia facilmente diagnosticabile. L’autopalpazione del testicolo dovrebbe essere fatta ed insegnata a tutti i maschi adolescenti, specialmente da quando non esiste più il servizio militare di leva obbligatorio, quando una valutazione preliminare era la regola.

Molte patologie anche benigne come il varicocele, l’idrocele, la fimosi del prepuzio, erano riconosciute e trattate facilmente proprio in corso di visita medica di leva.  La presenza alla palpazione di un aumento di volume lento e progressivo del testicolo, associato o meno ad una sintomatologia dolorosa, un aumento di consistenza del testicolo deve porre in allarme il paziente che deve subito rivolgersi al proprio urologo. Spesso è possibile osservare un aumento di volume della borsa scrotale, ma di tipo elastico, in questo caso la valutazione dello specialista è importante per escludere un varicocele, un idrocele o una ernia inguino-scrotale.

Oltre all'obiettività che è il primo passo nella diagnosi, è importante procedere con indagini strumentali come l’ecografia, ed i marcatori sierici. L’ecografia può confermare la presenza di neoformazioni testicolari anche quando queste non sono apprezzabili alla palpazione.  I marcatori sierici sono uno strumento molto utile, perché se letti con criterio clinico, possono essere di grande aiuto alla diagnosi. E’ noto infatti come le cellule tumorali siano caratterizzate da un fenomeno di involuzione che le porta a comportarsi come se non avessero più alcun meccanismo di controllo e di regolazione nella loro duplicazione.

Un altro fenomeno che si associa è la produzione da parte di queste cellule di alcune proteine che sono tipiche di cellule differenti come tipologia o che non hanno più motivo di essere prodotte da tempo. In pratica una cellula tumorale della tiroide, o del fegato o del testicolo, potrebbe produrre proteine normalmente prodotte da altre linee cellulari come gli osteociti, o i neuroni, o i miociti. Altro fenomeno che tecnicamente viene definito come “Epifenomeno”, è la capacità da parte di una cellula matura che si è trasformata in cellula neoplastica di produrre proteine tipiche della sua fase maturativa iniziale. Nel caso specifico del tumore del testicolo, queste proteine si chiamano marcatori tumorali, perché si correlano spesso, ma non sempre, a processi tumorali. I principali sono la beta HCG, o gonado tropina corionica beta, l’LDH, o enzima lattico deidrogenasi, e l’alfa feto proteina.

La lattico deidrogenasi è un enzima presente all’interno delle cellule, ed è presente ogni qual volta c’è un danno cellulare, cosa frequente nei tumori. E’ anche vero che altre situazioni lo permettono di ricercare nel sangue, come l’infarto del miocardio o i politraumi con compressione delle masse muscolari. Il beta HCG e l’alfa feto proteina, hanno un significato differente, infatti si basano sui principi esposti in precedenza, ovvero sulla capacità da parte di cellule del testicolo di produrre proteine appartenenti alla linea cellulare fetale.

 

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Il lettore è invitato a leggere l’argomento, passando da un'introduzione all’argomento, e proseguendo per quelle che sono le informazioni inerenti la diagnosi clinica, e di laboratorio, oltre che strumentale di questa malattia. Si fa cenno anche a quelli che sono ad oggi i protocolli di terapia del tumore del testicolo.

Altri argomenti riportati riguardano i tumori dell’uretra, anche se poco frequenti. Il tumore del testicolo rimane pertanto la patologia andrologica giovanile più importante di carattere oncologico nel maschio giovane. Tutte le informazioni descritte in questi paragrafi non hanno comunque il compito di sostituirsi ad un controllo medico, ma tutt’altro. L’obiettivo è infatti quello di dare gli elementi necessari alla comprensione rapida ed efficace di un possibile problema di natura urologica o andrologica. In nessun caso queste informazioni, per quanto precise possano essere, si sostituiscono all'esperienza e alla obiettività del clinico, che rimane l’unico punto di riferimento per fugare qualsiasi tipo di dubbio.